Area archeologica di Himera – Termini Imerese (PA) 2017-06-20T21:20:00+02:00

Area archeologica di Himera – Termini Imerese (PA)

La colonia di Himera, fu fondata nel 648 a.C. da greci di origine calcidese e dorica e  distrutta nel 409 a. C dai  cartaginesi.
La crescita culturale e demografica della polis fu rapida testimoniata  dai grandi impianti urbanistici realizzati a partire dalla prima metà del VI sec. a.C., nel santuario di Athena, del tempio B con il suo complesso di sculture policrome.
L’abitato si estendeva in parte sulla piana costiera di Buonfornello (città bassa) ed in parte sulle colline sovrastanti, Piano di Imera, Piano Lungo e Piano del Tamburino (città alta), compresi i pendii intermedi. Complessivamente la città ospitava circa 15.000 abitanti  in un’area molto vasta all’incirca 100 ettari. Essa, nella parte bassa era difesa da un muro fortificato dallo spessore di m. 1,4 realizzato con blocchi regolari di pietra calcarea ed elevato in mattoni crudi.
L’organizzazione della città, strade, case, aree riservate al culto o alla vita politica, civile ed economica della polis, costituisce uno degli aspetti più interessanti del mondo coloniale greco. Gli spazi vennero, razionalmente pianificati secondo due grandi impianti urbanistici che rendevano funzionali i collegamenti interni, l’assegnazione dei lotti edificabili e l’inserimento delle aree pubbliche e di quelle sacre. Sul finire del VI sec. sappiamo che la città bassa si presentava con circa 24 isolati orientati nord-sud, tali isolati avevano strade larghe circa m.6. La viabilità in senso est-ovest era assicurata da grandi strade (plateiai). In questa composita maglia ortogonale si inserivano i lotti edificabili.
Diversamente, nella città alta i 18 isolati erano orientati in senso est-ovest e le strade erano meno larghe rispetto alla città bassa. Il centro nevralgico della città era la piazza pubblica: l’agorà. La parte nord-orientale della città alta era occupato dal santuario dedicato alla divinità olimpica il Temenos di Athena  e all’interno a servizio del tessuto urbano esistevano anche piccoli santuari di cui uno di questi era dedicato con ogni probabilità a Demetra. Nella città bassa le ricerche ci documentano la presenza del  grande Tempio della Vittoria. In uscita dalla città erano dislocate aree destinate a necropoli. Le tipologie funerarie: convivevano contestualmente l’inumazione e l’incinerazione. In età arcaica era diffusissima per i neonati la sepoltura dentro contenitori in terracotta (enchytrismòs).