Trapani – i Misteri 2017-06-29T11:14:00+02:00

Trapani – i Misteri

La processione dei Misteri di Trapani è, a buon diritto, una delle più note cerimonie pasquali siciliane in ragione dei simboli e dei ritmi rituali che la caratterizzano: gli imponenti gruppi statuari, le loro modalità di trasporto, l’intensità delle esecuzioni bandistiche, i lunghi tempi di percorrenza sono solo alcuni degli elementi che concorrono a donare alla processione del Venerdì santo trapanese quel particolare fascino che chiunque, fedele o turista che sia, non può mancare di cogliere.

Le cerimonie della Settimana Santa non si riducono alla sola processione dei Misteri ma prevedono una più ampia e interessante articolazione. Il Martedì santo ha luogo la processione del quadro della Madonna della Pietà, detta dei Massari, per via del ceto dei “portatori di masserizie” cui tradizionalmente apparteneva. La vara mariana esce dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio e, portata in spalla dai fedeli, percorre le vie del centro storico fino a giungere alla cappella in piazza Lucatelli. Qui viene vegliata dalle donne dei massari fino alla sera del Mercoledì quando, intorno alle 22.00, viene ricondotta alla Chiesa del Purgatorio.

Durante la processione la Madonna della Pietà incrocia il corteo della Madonna della Pietà del Popolo, appartenente al ceto dei fruttivendoli, proveniente dalla Chiesa di Maria SS. Addolorata, dando così luogo a un incontro caratterizzato dal rito dello scambio dei ceri.

Il Venerdì è il momento dei Misteri, i preziosi gruppi statuari (alcuni della prima metà del XVII secolo) portati in processione dalle 18 Maestranze, ciascuna abbigliata in modo specifico. L’atto inaugurale è costituito dalle “scinnute”, cioè l’esposizione al pubblico del proprio gruppo statuario riccamente addobbato, che avviene già nel corso della Quaresima presso la Chiesa del Purgatorio dalla quale escono le vare, precedute dai confrati di San Michele Arcangelo in camice rosso e cappuccino bianco.

Tra i gruppi statuari vi sono “La caduta di Cedron”, del ceto dei naviganti; “La flagellazione”, del ceto dei muratori e scalpellini; “La sentenza”, del ceto dei macellai; “La lavanda dei piedi”, del ceto dei pescatori; “Gesù dinanzi a Ercole”, del ceto dei pescivendoli; “L’incoronazione di spine”, del ceto dei fornai.

Il lungo corteo dei Misteri, ciascuno accompagnato da un gruppo bandistico, cui si aggiungono i fercoli del Cristo morto e dell’Addolorata, attraversa la città fino al Sabato mattina.