La Basilica di Santa Lucia al Sepolcro – Siracusa
La chiesa di Santa Lucia e il vicino Sepolcro della Santa erano considerati extra moenia poiché isolati rispetto alla restante parte di Siracusa (anche per questa ragione veniva chiamata Chiesa di Santa Lucia fuori le mura), e si trovano nel quartiere Santa Lucia. La chiesa, documentata già dal 1100, sorse probabilmente nello stesso luogo dove esisteva una basilica bizantina distrutta dagli Arabi. Dell’impianto di età normanna a pianta basilicale, chiusa da absidi, si conservano la facciata, il portaletto con i caratteristici capitelli e i primi due ordini della torre campanaria. Successive aggiunte e rimaneggiamenti ne hanno modificato l’aspetto a cominciare dal XIV secolo, epoca a cui e fatto risalire il rosone della facciata. Altri interventi si ebbero nel corso del ‘600, forse ad opera di Giovanni Vermexio, che costruì poco dopo la vicina chiesa del Sepolcro (1629), pur non risultandone documentazione certa. L’interno, ricoperto a cupola, presenta un unico altare in corrispondenza del loculo sepolcrale, ed accoglie la statua di santa Lucia giacente, scolpita da Gregorio Tedeschi (1634). Anche questa statua durante l’assedio spagnolo della città nel 1734-35, secondo una pia leggenda tradizionale, avrebbe avuto una sudorazione miracolosa, “quasi visibile segno che la Santa Patrona dolorasse dell’imminente travaglio della diletta sua patria”. Le macchie di ruggine visibili sulla statua vengono indicate oggi come il resto visibile di tale fenomeno.
Nel dopoguerra venne installato sopra il fonte battesimale il bassorilievo di S. Giovanni battista scolpito da Salvo Monica.
Festa di Santa Lucia
Il 13 dicembre Siracusa celebra la patrona Santa Lucia, la statua viene portata in lenta processione, dal Duomo alla chiesa di Santa Lucia al Sepolcro; il corteo è seguito da una carrozza settecentesca, con personaggi in costume. La settimana dopo, il corteo compie il percorso inverso e la statua, portata a spalla dai berretti verdi (nomignolo affibbiato ai portatori per il caratteristico colore dei berretti) della confraternita dei falegnami, ritorna nella cattedrale. In questi giorni di festa è usanza preparare piatti tipici, come gli uccioli e la cuccia. I Berretti verdi portano la statua in argento della Santa (uscita dalla bottega palermitana di Pietro Rizzo, sulla fine del Cinquecento) poggiata sulla cassa in argento anch’essa (opera attribuita a Nibilio Gagini nel sec. XVII) perchè le reliquie non sono più a Siracusa da tempi lontanissimi.
In occasione dei festeggiamenti di Santa Lucia, si svolge, com’è tradizione dal 1970, la manifestazione Lucia di Svezia e Settimana Svedese, una sorta di gemellaggio fra Siracusa e la Svezia nel nome di Santa Lucia. La manifestazione ha il fine di accostare la festività cristiana, che si celebra a Siracusa in occasione della celebrazione della santa patrona, alla tradizione svedese. Infatti, da molti secoli, anche in Svezia il 13 dicembre è un giorno solenne (in questo giorno infatti cade il solstizio d’inverno che segna la fine della lunga notte): già i vichinghi festeggiavano il ritorno della luce dopo mesi di oscurità; dal Medioevo, nella regione del Varmland, una fanciulla, vestita di bianco e col capo cinto da una corona di luci, svegliava i dormienti offrendo una coppa di malvasia in onore di Santa Lucia. Nel corso della Settimana Svedese vengono organizzati dibattiti, mostre e tavole rotonde sul tema conduttore della manifestazione, che ogni anno è incentrato su un diverso argomento della cultura svedese: le scorse edizioni sono state dedicate al cinema, teatro, alla narrativa, alla poesia, alla letteratura, all’urbanistica.