Santuario della Madonna del Carmine – Ispica 2017-06-20T19:55:41+02:00

Santuario della Madonna del Carmine – Ispica

La data incisa in una delle campane, 1574, ci ragguaglia circa il periodo di fondazione di questo complesso religioso formato da chiesa e convento. Esso fu eretto in memoria della “Santa Maria degli Ammalati”. Nonostante il terribile terremoto che sconvolse l’area nel Gennaio del 1693 il complesso sembrerebbe non aver riportato danni di particolare rilevanza. Tuttavia nel 1726, grazie all’appoggio di nobili locali, il sito venne sottoposto a radicali interventi di ricostruzione. La Provincia Carmelitana dell’Antica Osservanza di Sant’Alberto si occupava della cura del complesso in quel periodo. Nel 1957 fu abbattuta l’antica chiesa, tranne il campanile,  e fu ricostruito ex novo l’attuale santuario. Il convento e l’antico campanile conservano la loro originaria fisionomia settecentesca. La chiesa vera propria, ora in stile più moderno, conserva al suo interno il simulacro della Madonna del Carmine del ‘700, e l’abitino scapolare. Nel santuario è inoltre alloggiata la statua di S. Spiridione vescovo.

 

La Festa di San Spiridione

Nel’Oriente cristiano, Spiridione è commemorato il 12 dicembre, la data del 14 dicembre (che può essere di origine costantinopolitana) è già attestata nel secolo IX nel calendario marmoreo di Napoli e questa data ha prevalso nella Chiesa di Occidente: Floro di Lione (IX sec), infatti, introdusse al 14 dicembre la memoria di santo Spiridione nel suo Martirologio ed essa si è mantenuta per raggiungere poi, sempre nello stesso giorno, il Martirologio Romano. Anche il
Martirologio Geronimiano (V sec.) pare contenere la traccia di una memoria di san Spiridione il 14 dicembre.
Al santuario del Carmine di Ragusa si conserva una tela del XVIII sec. dove il santo appare con una figura femminile forse la moglie di uomo ateo che egli convertì. Più spesso viene mostrato nell’atto di resuscitare una donna, la figlia Irene, richiamata in vita per rivelare il nascondiglio dei suoi gioielli destinati a i poveri.
Nella statua lignea del XIX secolo collocata sull’altare a lui dedicato nel santuario di Ragusa, il vescovo, in paramenti orientali, impugna il tipico pastorale costituito da un’asta terminante in alto con due serpenti disposti in modo da formare una croce. Il vescovo che stringe in mano quell’asta annunzia al popolo la salvezza. La festa del Santo cade il 14 Dicembre.