Santuario di Maria Santissima Annunziata (o della Madonna di Trapani)
Il primo nucleo dell’edificio risale al 1250. La chiesa, costruita nel 1300 e ampliata nel XVIII secolo, custodisce una statua marmorea della Madonna col Bambino, attribuita allo scultore e orafo Nino Pisano, venerata in tutto il Mediterraneo. Nel 1950, Pio XII elevò il Santuario alla dignità di Basilica pontificia minore. Affidata all’Ordine Carmelitano, il Santuario è uno dei più importanti luoghi di culto mariani di tutta la Sicilia.
Internamente, la chiesa è stata ampiamente rimaneggiata dall’architetto trapanese Gian Biagio Amico nel 1742, con un progetto in stile rinascimentale-barocco. La facciata principale è sovrastata da un imponente rosone. All’interno della chiesa sono presenti elementi tipici del rinascimento siciliano, come il monumentale arco di ingresso della Cappella della Madonna di Trapani, commissionato ad Antonello Gagini, nel 1531, e realizzato, dopo la sua scomparsa, dai fratelli Giandomenico, Antonino, Giacomo. Nella chiesa si trovano le spoglie di Luigi Gonzaga (morto nel 1636), terzo marchese di Castiglione, di San Clemente, martire romano e del beato carmelitano – di origini ericine – Luigi Rabatà. All’interno della cappella di Sant’Alberto, si conserva la statua reliquiaria in argento, dell’argentiere Vincenzo Bonaiuto, in cui sono custodite le reliquie del Santo, tra cui il teschio. L’attiguo convento dei Padri Carmelitani ospita, per gran parte dei locali, il prezioso Museo regionale “Agostino Pepoli”, che conserva anche il cosiddetto “tesoro della Madonna”.
La Festa della Madonna di Trapani
La festa della Madonna di Trapani ricorre annualmente nei primi quindici giorni di agosto. I pellegrini, nel corso della “quindicina”, si recano ogni giorno al Santuario per pregare e toccare la statua della Madonna. I festeggiamenti si chiudono il 16 agosto, giorno della festa della patrona principale della Diocesi di Trapani e co-patrona della città di Trapani. Per l’occasione, viene celebrata una messa solenne dal Vescovo in Basilica e un pontificale in Cattedrale. Segue una processione per le vie del centro storico di una copia lignea della statua originale, che rimane in Santuario. Una curiosità: la statua originale, nei secoli, è stata portata in processione appena 23 volte (la prima nel 1527, l’ultima nel 1954). La festa si chiude con i tradizionali giochi d’artificio.