Santuario di Maria Santissima della Libera – Partanna

L’edificio è stato realizzato nel 1980 su progetto dell’architetto Baldassare Antonimi nell’area in cui sorgeva una precedente chiesa ottocentesca, distrutta dal sisma che colpì l’intero territorio della Valle del Belìce nel 1968. L’originalità del progetto si evince dalla configurazione della chiesa: con un impianto planimetrico che richiama prospetticamente due braccia poggianti a terra e culminanti in due mani congiunte, rivolte verso il cielo, in segno di preghiera. Internamente si conservano diverse opere mobili. Nell’area presbiterale, al centro, dietro l’altare, è collocato un gruppo scultoreo in legno, di Ferdinando Stuflesser, del 1929, raffigurante la Madonna della Libera che salva una giovane dalle fiamme.
La Festa della Madonna della Libera si celebra la prima domenica di ottobre. Il culto andò affermandosi a partire dal XIX secolo, anche in riferimento a un fatto ritenuto miracoloso del quale è protagonista un commerciante palermitano, derubato e incatenato da un gruppo di briganti, liberato infine dalla Madonna che gli appare in visione con il Bambino in braccio. Oggi il Santuario è meta di pellegrinaggio di migliaia di fedeli, provenienti da diverse parti della provincia e dall’intero territorio belicino.