Santuario di Santa Rosalia – Palermo

Eretto nel XVII secolo su preesistenti edifici religiosi, è il fulcro della devozione palermitana, legata al culto della santa, Rosalia Sinibaldi, vissuta nel XIII secolo e proveniente da una ricca famiglia; la nobile ragazza decise di salire su Monte Pellegrino per condurre una vita di preghiera all’interno della grotta da cui è ricavato il cuore del Santuario, dove si custodisce la statua, scolpita dal fiorentino Gregorio Tedeschi nel 1631 e successivamente adornata di vesti auree per dono di Carlo III di Borbone. L’origine della devozione dei palermitani risale alla guarigione dall’epidemia di peste scoppiata nel 1624, contestualmente al ritrovamento delle spoglie della santa e delle guarigioni miracolose avvenute grazie all’acqua benedetta che sgorgava in quel punto.
Il Santuario è meta di pellegrinaggi da parte dei palermitani, che celebrano S. Rosalia il 15 luglio con una festa che coinvolge l’intera cittadinanza, inclusi i membri della comunità tamil che rendono omaggio alla santa in una formula di sincretismo religioso che produce nuove simbologie, riscontrabili anche tra i numerosi ex voto presenti all’ingresso della grotta, vicino alla fonte benedetta. Carattere peculiare della festa è la processione del grande carro trionfale, ogni anno realizzato da maestranze sempre differenti, che sfila per le vie del centro della città, accompagnato da figure che ripercorrono la vicenda della Santa e della peste a Palermo, corpo bandistico e il suggestivo scoppio dei fuochi d’artificio sul mare.